Può accadere di sentire una fastidiosa sensazione di muco nel retro della gola. Tante sono le cause possibili. Se dopo 10 giorni di soluzioni naturali non notiamo alcun miglioramento, serve una visita specialistica per individuare la causa e gli opportuni trattamenti. 

La fastidiosa sensazione di catarro che scorre all’interno della gola e ci fa deglutire continuamente ha un nome ben preciso: scolo retronasale, o post-nasal drip per dirla in inglese.

“In condizioni di benessere, le cavità nasali e i seni paranasali producono una sostanza umida e incolore, il muco, che ha lo scopo di intrappolare virus, batteri, polvere e agenti estranei penetrati all’interno, in modo da espellerli attraverso attività riflesse come la tosse o lo starnuto” spiega il dottor Giovanni Cugini, otorinolaringoiatra al Centro Medico Visconti di Modrone a Milano.

“Il muco scola naturalmente dietro il naso e poi finisce in faringe, senza che ce ne rendiamo conto. Se la sua produzione aumenta fino a essere eccessiva, possiamo avvertire la sensazione di qualcosa che non va né su né giù, cioè sentiamo il muco bloccato, quando invece inizia a scivolare verso la parte bassa della faringe, ai confini con la laringe, si aggiungono altri disturbi, come raucedine, tosse e abbassamento della voce” specifica l’esperto.

In caso di scolo retronasale si può tentare di contrastare il problema con lavaggi nasali con soluzioni saline (ipertoniche quando la produzione di catarro è abbondante, isotoniche se la secrezione è ridotta). “Utili anche i tradizionali suffumigi, aggiungendo nell’acqua bollente una miscela di oli balsamici naturali come mentolo, eucalipto o pino mugo”. Se questi rimedi naturali non risolvono il problema nell’arco di 10 giorni, è bene consultare un medico.

Per arrivare a una diagnosi è necessaria una visita otorinolaringoiatrica che si avvalga di strumenti endoscopici, rigidi o flessibili, con un diametro molto ridotto (circa 2,7 millimetri) e sono poco impattanti per il paziente, per cui si utilizzano senza alcuna anestesia locale.

“Gli strumenti endoscopici consentono anche di diagnosticare uno scolo retronasale dovuto alla malattia da reflusso gastroesofageo, perché permettono di capire se è irritata o meno la porzione di faringe immediatamente sopra l’esofago” precisa il dott. Cugini.

L’intervista completa su Starbene.it