Rischio di mortalità cardiovascolare nei pazienti diabetici: miglioramenti negli ultimi decenni grazie all’ efficacia delle nuove cure.

E noto che i pazienti diabetici, sia di tipo 1 che di tipo 2, presentano un maggior rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari e, conseguentemente, di mortalità.
Nel corso di questi anni le terapie farmacologiche e le indicazioni sullo stile di vita sono nettamente migliorate in questi pazienti.
Uno studio recente, condotto in Svezia, ha riportato i dati di follow-up di un gruppo di pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 (37.000 pazienti circa) o di tipo 2 (460.000 pazienti circa), seguiti del 1998 al 2012, e valutato la comparsa di complicanze cardiovascolari e la mortalità.
Nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 si è osservata una riduzione dei tassi di incidenza attesa per 10.000 persone/anno della mortalità generale (-31 punti) , della mortalità per eventi cardiovascolari (-26 punti), della mortalità per malattie coronariche (-22 punti), e dei ricoveri per malattie cardiovascolari (-46 punti).
Nei pazienti diabetici affetti da diabete mellito di tipo 2, le variazioni sono state di 70 punti per la mortalità generale, di 110 punti per la mortalità cardiovascolare, di 91 punti per la mortalità per malattia coronarica e di 203 punti per i ricoveri per malattia cardiovascolare.
Questo studio conferma l’importanza di una terapia efficace nella cura del diabete mellito, sia di tipo primo che secondo, e l’impatto di queste sul rischio cardiovascolare in questi pazienti. Un ulteriore miglioramento si potrà ottenere grazie al miglioramento dello stile di vita (alimentazione ed attività fisica aerobica), cui la comunità medica e la popolazione generale si sono molto sensibilizzate in questi anni.
Questi dati devono fortemente motivare i pazienti diabetici ad un miglioramento del loro stile di vita, che avrà importanti ricadute sul loro rischio di malattie futuro.
Rawshani et al, NEJM 2017
Prof. Antonio Secchi, Centro Medico Visconti di Modrone
Istituto Scientifico San Raffaele
Primario dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e dei Trapianti
Questo è il report sintetico di un articolo comparso sulla stampa medica specializzata: ogni applicazione di quanto qui riportato va condotta sotto controllo medico.