Una donna su tre e un uomo su cinque sono affetti da osteoporosi, una malattia che, in Italia, colpisce in totale ben 5 milioni di persone e, pur non essendo una patologia mortale, può essere gravemente invalidante. Ne parliamo con la Dott.ssa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione presso il Centro Medico Visconti di Modrone.
Nonostante alcuni fattori di rischio non siano modificabili (ad esempio età avanzata, sesso femminile, ipotiroidismo) una corretta alimentazione non solo e’ un atto di prevenzione fondamentale ed irrinunciabile ma deve essere curata durante tutto l’arco della vita, in particolare fino ai 20-25 anni. Importantissimo è infatti raggiungere in giovane età un sufficiente picco di massa ossea (intesa come densità minerale dell’osso stesso) e mantenerlo il piu’ a lungo possibile. A tale scopo siamo portati a pensare che la nostra alimentazione debba essere necessariamente molto proteica. In realtà le proteine andrebbero consumate né “troppo” né “troppo poco” poiché, se da una parte aumentano l’assorbimento di calcio a livello intestinale e la sua fissazione nelle ossa, un loro eccesso, soprattutto di quelle di origine animale, porta a “smobilizzare” il calcio dalle ossa stesse e ad aumentarne la perdita attraverso le urine.
In quanto minerale fondamentale dell’osso, il calcio deve essere assunto in maniera corretta. Per coprirne i fabbisogni è dunque opportuno assumere giornalmente 1-2 porzioni di latte e/o yogurt. Anche i formaggi ne sono una buona fonte ma, per il loro contenuto di grassi, il loro consumo dovrebbe limitarsi a due volte alla settimana se freschi e ad una sola se stagionati. Anche l’acqua contiene grandi quantita’calcio estremamente biodisponibile. Per questo motivo e’ consigliato berne 1,5-2,0 litri al giorno.
Un’altra sostanza benefica è la vitamina D che incrementa l’assorbimento del calcio e la sua
deposizione nelle ossa. Questa vitamina è contenuta in piccole quantità in pochi alimenti (es. pesci grassi, latticini, tuorlo d’uovo) ma la maggior parte viene sintetizzata nella cute in seguito all’esposizione della pelle ai raggi solari, motivo per cui è fondamentale esporsi alla luce del sole.
Nonostante questo molto spesso non si riescono a raggiungere i livelli corretti, tanto che risulta
necessario valutare un’eventuale integrazione con il proprio medico curante.

Infine, attenzione al sale, alle bevande alcoliche, ad un eccesso di caffeina e al fumo, tutte sostanze che favoriscono la perdita di massa ossea e/o l’escrezione di calcio attraverso le urine. L’attività fisica, invece, svolge senz’altro un’azione protettiva e preventiva per mantenere “giovane” l’osso e contrasta il sovrappeso, sicuramente non compatibile in caso di osteoporosi.

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Fonte: Tgcom 24