Il mal di testa o cefalea, è un sintomo molto frequente ed invalidante, perché spesso impedisce di svolgere le normali attività lavorative. Ne parliamo con la Dott.ssa Micaela Robotti, specialista neurologa del team Pain Clinic – Terapia del Dolore presso il Centro Medico Visconti di Modrone.
Si riconoscono più di 150 tipi di cefalea, ma in generale si possono dividere in cefalee primarie e secondarie (a traumi, ictus, ipertensione o ipotensione liquorale etc.).
Le più frequenti cefalee primarie sono:

EMICRANIA
L’emicrania è una malattia neurovascolare. Il cervello emicranico è ipereccitabile e trasforma in dolore stimoli non dolorosi quali ansia, stress variazioni ormonali, digiuno, ritmo sonno veglia irregolare e spesso è caratterizzato anche da una scarsa concomitante capacità di proteggersi dal dolore stesso. Il dolore nell’emicrania è inizialmente localizzato da un lato, per poi generalizzarsi, spesso pulsante e violento, associato a sintomi di accompagnamento quali nausea, vomito, foto e fonofobia. Peggiora con l’esercizio, alcuni cibi od odori, aumenta nei periodi di stress, a seguito di sbalzi ormonali o di alterazioni del ritmo sonno veglia. L’età di esordio è più spesso nella pubertà.
L’emicrania può essere preceduta da sintomi neurologici quali disturbi visivi o formicolii al viso o agli arti: in questo caso si parla di emicrania con aura. Talvolta può avere un andamento evolutivo, divertendo quotidiana (emicrania cronica).
Se la cefalea affligge quasi il 50% della popolazione adulta, e ne soffrono circa 10 milioni di italiani, l’emicrania si manifesta nel 10-15% della popolazione ed interessa più frequentemente il sesso femminile (70%).

CEFALEA TENSIVA
È la forma più comune di cefalea, anche se meno dolorosa e invalidante dell’emicrania, originata da tensione muscolare e spesso associata periodi di stress intenso. Coinvolge tutto il capo, la fronte ed il collo, è di solito di entità media/lieve, riferita come sensazione di costrizione o bruciore e raramente associata a nausea o
vomito.

CEFALEE AUTONOMICHE TRIGEMINALI (TACs)
Sono tipicamente unilaterali e coinvolgono il territorio della I branca trigeminale. Fanno parte di questo tipo di cefalee la cefalea a grappolo, l’emicrania cronica parossistica, l’emicrania episodica parossistica, la SUNCT (short lasting unilateral neuralgiform headache attacks with conjunctival injection and tearing): più frequenti nei maschi e nell’adulto, sono molto dolorose e invalidanti, si accompagnano a sintomi autonomici come rossore e lacrimazione e tipicamente si presentano in clusters che possono ripetersi periodicamente.

Per impostare la cura va inquadrato il tipo di cefalea e l’impatto nella vita del paziente (diario cefalee, scale di valutazione specifiche) con eventuali approfondimenti diagnostici strumentali (RMN encefalo, esami ematochimici, etc).

LA TERAPIA SINTOMATICA
Prevede un approccio differente a seconda del tipo di cefalea e può prevedere l’utilizzo di triptani, analgesici e FANS, analgesici in combinazione con o senza oppioidi, ergotaminici, antiemetici.

LA TERAPIA PREVENTIVA
Varia dall’utilizzo di terapie aspecifiche quali calcio-antagonisti, betabloccanti, antiepilettici e antidepressivi fino ai farmaci più recenti e “cefalea-specifici” come gli anti CGRP.
L’approccio al trattamento deve tenere in considerazione anche fattori ambientali, l’alimentazione, le abitudini di vita e l’attività fisica, coinvolgendo il paziente in prima persona in un percorso volto al miglioramento della qualità della vita e al controllo del dolore.

Pain Clinic favorisce il paziente tramite un approccio multidisciplinare che permette di sfruttare competenze neurologiche, di terapia del dolore, dietologiche, ortopediche e fisiatriche, trattando il disturbo a 360 gradi.

Fonte: Tgcom24