Il sovrappeso è un fattore di rischio importante a tutte le età, ma lo è particolarmente nella terza età. Se è quindi consigliabile in questi soggetti il calo di peso, è al contempo necessario fare molta attenzione che il calo di peso, ottenuto solo attraverso una dieta rigorosa, non determini calo della massa muscolare (sarcopenia) e della massa ossea (osteopenia). Entrambe queste condizioni infatti costituiscono un fattore di rischio per le persone anziane di sviluppare e altre forme di malattia. Uno studio recente condotto negli Stati Uniti ha affrontato il problema di quale sia il tipo di esercizio fisico più adatto a persone anziane e sovrappeso per calare di peso senza rischi per la salute.
160 soggetti anziani e obesi sono stati sottoposti a tre programmi di esercizio fisico: allenamento aerobico, allenamento di resistenza, allenamento aerobico e di resistenza in combinazione. Un gruppo di controllo non faceva alcun esercizio fisico. Tutti i pazienti erano sottoposti ad un regime dietetico controllato. In questi soggetti sono stati valutati, dopo sei mesi, misure di fragilità, di composizione corporea, densità minerale ossea e performance fisica.
I migliori risultati in termini di forza muscolare, conservazione di massa magra, e densità minerale ossea si sono osservati nei pazienti che facevano un’attività fisica mista, aerobica e di resistenza. I pazienti che seguivano i programmi di esercizio aerobico di resistenza avevano comunque risultati migliori che nei pazienti che non facevano alcun esercizio fisico. Il calo di peso si è osservato in tutti i gruppi studiati, che facessero o meno esercizio, indicando che il regime dietetico applicato era comunque efficace.
È quindi importante che il calo di peso in pazienti anziani avvenga non solo attraverso un regime dietetico rigoroso, ma anche attraverso attività fisica appropriata. Il calo di peso per se stesso non è necessariamente un fattore positivo, in quanto può comportare riduzione della massa magra, muscolare, e della massa ossea, con aumentato rischio di astenia e di fratture ossee.
Villareal DT et al, NEJM, 2017
Prof. Antonio Secchi, Centro Medico Visconti di Modrone
Istituto Scientifico San Raffaele
Primario dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e dei Trapianti
Questo è il report sintetico di un articolo comparso sulla stampa medica specializzata: ogni applicazione di quanto qui riportato va condotta sotto controllo medico.