È noto che il sovrappeso favorisce lo sviluppo di diabete mellito non insulino-dipendente (tipo due). È altrettanto noto che questo effetto è ancora più evidente quando il sovrappeso data dall’infanzia. Uno studio danese, pubblicato recentemente sul New England Journal of Medicina, ha affrontato questo problema riportando dei dati interessanti.
I ricercatori danesi hanno studiato più di 62.000 uomini, rilevandone il peso a un’età tra i sette e i 13 anni, e ricontrollandolo da 10 a 15 anni più tardi. Una particolare attenzione è stata rivolta ai pazienti in sovrappeso. In questa popolazione è stata valutata la comparsa a distanza di tempo di diabete mellito non insulino-dipendente (tipo due). La presenza di sovrappeso è risultata correlata significativamente con lo sviluppo di diabete di tipo 2 in età adulta, sia che il sovrappeso fosse presente a sette anni, a 13, o all’inizio dell’età adulta. L’associazione era più evidente nei soggetti in sovrappeso in un’età più avanzata. Questo era in parte già noto.
Il dato interessante è stata l’osservazione che i soggetti in sovrappeso che entro i tredici anni rientravano in un peso normale vedevano ridursi il rischio di sviluppare il diabete al livello di soggetti non sovrappeso.
Il dato confortante è quindi che di fronte ad un sovrappeso in età infantile non dobbiamo rinunciare a tutte le strategie necessarie a ridurre il peso di questi bambini: i vantaggi di questa strategia sono ben riportati da questo studio. L’assenza di diabete mellito tipo 2 in età adulta è un grandissimo vantaggio per questi soggetti.
BierregaardLG et al, NEJM 2018
Prof. Antonio Secchi, Centro Medico Visconti di Modrone
Istituto Scientifico San Raffaele
Primario dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e dei Trapianti
Questo è il report sintetico di un articolo comparso sulla stampa medica specializzata: ogni applicazione di quanto qui riportato va condotta sotto controllo medico.